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      I primi anni della vita il cinese li passava sotto l’autorità del padre e del maestro, occupato nell’acquisto delle cognizioni più elementari, e delle arti necessarie alla vita. Nella scuola, dove entrava a dieci anni, cominciava lo studio delle scritture sacre, che racchiudono la storia e la tradizione del popolo; a venti [245] anni pigliava il berretto virile, e studiava le costumanze e le leggi sociali. A trent’anni pigliava moglie, ed eragli data una parte dell’azienda della casa, e un campo. A quarant’anni, se la sua capacità era da tanto incominciava ad occupare alcun pubblico ufficio; e a cinquanta poteva salire all’alta carica di Ta-fu, e prender parte alle faccende del governo. Insomma quel che conduceva gl’individui a progredire nella gerarchia sociale, era l’età e lo studio, l’esperienza e la dottrina.
      Prima che l’insegnamento, nei suoi diversi gradi, avesse portato, secondo il sistema cinese, ineguaglianza tra gli uomini, sviluppandone le facoltà ed educandoli, e facendoli capaci più o meno alle pubbliche faccende, prima d’allora, dico, nessuna distinzione era ammessa, per nascita, nella Cina. - I figliuoli del sovrano, de’ principi e de’ grandi che entravano dapprima nella scuola, erano riguardati uguali a tutti gli altri fanciulli che la frequentavano. Soltanto, la diversità dell’età loro, e, col progredire della educazione, il diverso profitto e le diverse capacità, cominciavano a porre le prime distinzioni. In seguito, col progredire degli anni e dello studio, e con l’esercizio e la pratica della vita, chi sapeva mostrare una superiore intelligenza, e attitudine agli uffici civili, riuscendo ad innalzarsi nella gerarchia sociale, il grado in tal modo acquistato veniva e dalla legge e dalla consuetudine quasi consacrato, e fatto segno di [246] deferenza e d’ossequio da quei che restavano in basso(159). Così andavansi formando le varie classi componenti l’organismo della società cinese, necessarie alla sua esistenza; e nel tempo stesso costituivasi quel complicato cerimoniale della condotta civile, che regola ogni atto della vita d’un Cinese bene educato.


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La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





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