Il cap. V, dove son tutti i brani da noi tradotti, si stima scritto regnando l’imperatore Wen (179-157 a C.).
      Wa-kan-ean-tsai. - Enciclopedia sinico-giapponese.
     
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      I. - CHE FORMA HA IL CIELO? O, CIÒ CHE È LO STESSO QUANTO AGLI ANTICHI, CHE FORMA HA IL MONDO?
     
      § 1. "Quello che gli antichi dissero rispetto al cielo, appartiene a diverse scuole, ma le più notevoli sono tre: una detta del "Cielo sferico" (Hwen-thien); un’altra del "Cielo emisferico" (Kai-thien), mentre la terza era chiamata dello "Spazio vacuo" (Siuen-ye) (T. I. 3)" - Medesimamente parla di queste scuole o sistemi cosmografici il Tsin-shu, nella parte che tratta dell’astronomia, da cui il nostro autore ha tolto il brano; ma aggiunge, che Tsai-yung (133-192, d. C.) afferma essere la scuola dello "Spazio vacuo" del tutto abbandonata, non avendo oggi più maestri, i quali la sostengano; e che il Cheu-pi, d’onde si è voluto ricavare la teoria del "Cielo emisferico", non è riguardato libro autorevole se non per l’arte del calcolo, e la trigonometria, che esso espone; non accettando gli Odierni (II secolo d. C., [278] in cui scriveva l’autore) altra ipotesi cosmografica che quella del "Cielo sferico" (Tsin-shu, XI, f. 1 e seg.; K, 4).
      § 2. Altri autori parlano di altri sistemi o d’altre opinioni. "Il Kwang-po-sse dice, che al tempo suo, v’erano quattro scuole circa la forma e ordinamento del mondo: 1a Fang-thien, o del "Cielo quadrato", sostenuta da Wang-chung; 2a Hin-thien, o del "Cielo crepuscolare", sorta con Yao-sin; 3a Kiung-thien, o del "Cielo ad arco", insegnata da Yu-ping; 4a Hwen-thien-i, o del "Cielo sferico"; la quale soltanto è rimasta, essendo tutte le altre cadute in dimenticanza, pe’ loro errori, sostenuti con puerili ragionamenti" (Wa-kan-san-tzai, XV, f. 1).