Pagina (240/246)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      (148) Vedi a pag. 215-216.
      (149) Vedi il cap.°: L’uomo e la società secondo il Confucianesimo.
      (150) BARTOLI, La Cina, 1, XXXV.
      (151) La pietà filiale, intesa come la intende la morale cinese, è una virtù ben difficile a praticarsi anche appresso un popolo colto. Il Li-ki lo riconosce quando scrive - "Aver cura de’ genitori è agevole; ma è difficile mantenersi verso loro sempre rispettosi. E se anche di continuo si rispettano, ciò non è facile senza sforzo e ostentazione. Ma se questo si può, è arduo continuare tale ossequio fin dopo ch’eglino son morti. Imperocchè anche quando i genitori sono defunti, bisogna badar bene come si adopera questo nostro corpo, che essi ci lasciarono, per non turbar loro la memoria, con la nostra cattiva condotta.". (Li-ki, XXIV, 34).
      (152) "Le virtù sociali si acquistano con la pratica della pietà filiale".
      (153) "Le pratiche religiose insegnano soprattutto la pietà filiale".
      (154) "La pietà filiale è sì eminente che tocca il cielo e la terra, è sì estesa che arriva a’ Quattro mari".
      (155) Possiamo così ripetere col Bartoli: "Padre dunque e madre nella Cina sono nomi sacrosanti: e dove una sì gran parte di loro non ispera nulla da Dio, cui o non credono esservi, o non si dan pensiero di cercar se vi sia; dal teneramente amare, e dall’umilmente servire i lor genitori credono dover loro venire tutto il bene che bramano in questa vita". (La Cina, I, XXV).
      (156) Popular Government. Four Essays by Sumner Maine. London, Murray, 1886.
      (157) Vedi p. 175.
      (158) Vedi p. 133.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La vecchia Cina
di Carlo Puini
Editore Self Firenze
1913 pagine 246

   





Vedi Vedi Confucianesimo La Cina Li-ki Li-ki Possiamo Bartoli Cina Dio La Cina Popular Government Essays Sumner Maine Murray Vedi Vedi