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      Mettiamo l’ipotesi strana che si volesse cambiare il nome di Milano in qualunque altro più bello e sonoro; ma qual è il Milanese, io dimando, che non rifuggirebbe con ribrezzo da tale idea? Ebbene, ciò che vale pel tutto, proporzionalmente valga per le parti. Volete onorare alti personaggi? dedicate loro monumenti nuovi, e non contrade vecchie, perchè insomma i nomi passano, e le contrade restano: e per la generazione adulta, il dover disavvezzare la lingua da vocaboli resi cari dall’uso, per assumerne de’ nuovi, è una cosa antipatica al massimo grado.
      (8) Otello.
      (9) Cenerentola.
      (10) Mosè.
      (11) Barbiere.
      (12) Gazza Ladra.
      (13) In dialetto basso la musica si chiama busecca, specialmente quella da chiesa.
      (14) Questa parola scialacquare l’ho riportata come sta scritta nell’originale per iscrupolo di esattezza. Mi fa però ricordare di averla più volte udita, nel senso dell’amico anonimo, da qualche bravo chirurgo, e perfino da qualche medico distinto. Cari dottori, fate attenzione a non ripetere mai più questo lapsus linguæ, che potrebbe danneggiarvi nell’opinione delle persone côlte: giacchè scialacquare significa dilapidare, consumare malamente la fortuna; si scialacqua un patrimonio, ma non mai la bocca; nel quale ultimo senso bisogna dire risciacquare, e, in buon milanese, cioè in milanese non volgarissimo sciaquà. Mi raccomando, per l’onore solidario del nostro ceto.


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L'arte di convitare spiegata al popolo
di Giovanni Rajberti
Editore Bertieri Milano
1937 pagine 212

   





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