Pagina (6/98)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Eppure egli è beneviso, accarezzato, lautamente nutrito. Ma per quali virtù? per un po' di lindura della persona e gentilezza di modi, e qualche abilità nella caccia del topo. E tante altre bestie infinitamente più utili e buone sono malissimo pasciute, sovraccaricate di lavoro e di percosse. Questa ingiustizia sociale mi richiama a que' bellimbusti completamente perversi e spregevoli che, per un abitino elegante e qualche vernice di amabilità e molta destrezza nel dar la caccia all'onore muliebre, si rendono importanti, sono ambìti ne' circoli, diventano gli idoli del bel sesso e i padroni nelle case altrui. A me paiono gatti, né più né meno; ma certamente ho torto, perché tutto il mondo s'accorda nel chiamarli lioni.
      Qui però non vorrei che la sottile e maligna critica avesse a scoprire una contraddizione fra quanto scrissi ora sul gatto, e ciò che di lui si leggerà più avanti, nell'elogio. Dico dunque, che mai la contraddizione esistesse, sarebbe ottima cosa: perché non v'è nulla di più frequente, comune e naturale agli uomini quanto il contraddirsi così in fatti come in parole. Ora, se il sommo dell'arte sta nel cogliere la natura ne' suoi più varî e piacevoli accidenti, io qui avrei scritto, senza avvedermene, una pagina stupenda. Forse è per questo che alcuni libri leggiadramente screziati d'ogni colore e gremiti di assurdità ottengono molta voga: quanta natura in quei capolavori dell'arte! Nel mio caso però si troverà che non v'è contraddizione, quando si faccia una distinzione importante.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano
1846 pagine 98