Pagina (88/98)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Del resto ti sei diffuso a scommettere che io era nato colla più buona volontà di lodare il genere umano, ma che la puzza esalante dai bipedi spennacchiati (volevi dir senza penne) m'ha fatto cambiar tendenze. Ti lagnasti della dedicatoria, ti lagnasti dell'epigrafe, ti lagnasti del prezzo, e poi degli avvisi enormi, e poi delle confessioni basse e servili, e poi dei proponimenti da marinaio. Sei andato in collera colle mie edizioni che si spacciano a furia, con mezza Milano che mi applaude, con tutto il giornalismo che mi incensa. Hai scoperto che il mio esilio è Monza, che la mia tisi è florida; hai detto in prosa italiana che io sono felice e ben pasciuto; hai soggiunto in poesia francese che io sono infelice e affamato. Hai concluso che sono molto più lungo di Buffon, molto più corto di Encelado; che insomma ho partorito un topo, e ho fatto un libro buono sì, ma cattivo. Ma, domando io, dove sta il buono, dove il cattivo? Del libro propriamente detto, del discorso sul gatto, che cosa hai saputo dire? Per quanto inconcludente e frivolo come una raccolta d'egloghe o un romanzetto erotico, è pur un opuscolo d'amena letteratura, e appunto perché inutile indica almeno pretensione a lavoro d'arte; bisognava quindi abbassarsi a esaminar l'arte per l'arte, a giudicarla nei rapporti esclusivamente estetici e letterari.
      Che pensi della lingua e dello stile? Come tratto il genere descrittivo? Come ho sviluppato il mio scherzevole assunto? I più strani paradossi come ho saputo sostenerli?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Sul gatto
Cenni fisiologici e morali
di Giovanni Rajberti
Editore Bernardoni Milano
1846 pagine 98

   





Milano Monza Buffon Encelado