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      Ma è da considerare, che si trattava di formole, e nulla più. La maggior parte delle sue chiuse sono dunque su questo tipo:
      E tutto il popol si veniva armando,
      Come nell’altro dir vi sarà detto.
      Di mal vi guardi Gesù benedetto.
      (XX.)
      Questa è la regola. Nondimeno talvolta Dio e i santi sono lasciati in pace anche dalla divozione molto sospetta del creatore di Margutte:
      E cominciava l’oste a confortare,
      Com’io dirò nell’altro mio cantare.
      (XIII.)
      Così direm nel bel cantar seguente,
      Acciò che a tutti consoli la mente.
      (XV.)
      Il Boiardo si manifesta anche qui congiunto col popolo da strette attinenze, eppure libero nel suo operare. Egli è un demagogo che fa della moltitudine ciò che gli piace; non uno di quei tanti, onnipotenti in apparenza, in realtà servi dell’ultimo mascalzone. Così qualche rarissima volta usa la formola tradizionale completa:
      Ma questo canto è stato longo assai;
      Et io vi contarò quest’altro giorno,
      [98] Se tornati ad odir, la bella istoria.
      Tutti vi guardi il re de l’alta gloria.
      (I, XIX.)
      Talora, ma sempre in via d’eccezione, ritiene gli elementi con lieve modificazione:
      Questa aventura fo meravigliosa,
      Com’io vi conterò ben tutto a pienoNel canto che vien detro, se Dio piace.
      Bella brigata, rimanete in pace.(225)
      (II, III.)
      Ma per solito i suoi commiati hanno appunto questa caratteristica, che abbandonano la parte religiosa, attenendosi nel resto alle abitudini popolari. Come i cantambanchi, egli immagina sempre di recitare a un uditorio; finge di smettere per bisogno di riposo, o per non tediare chi lo ascolta; annunzia la continuazione del canto, ed invita gli uditori ad assisterci; talora (e se questo è, mi par troppo, né merita lode), mostrando d’interrompersi solo per breve tempo, sembra che raccomandi perfino ai presenti di non litigare nell’intervallo, come s’egli parlasse, non a dame e cavalieri, ma al pubblico che si trovava dinanzi a Firenze chi cantava in San Martino.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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