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      Il mostro, Narran l’antique istorie, o vere o false, è mandato da Proteo, per vendetta della crudeltà usata contro una donna amata da lui. Trovo nel racconto (st. 52-58) particolari di cui ignoro l’origine, se mai non sono invenzione del poeta. Quanto alla somma, non c’è penuria di riscontri. L’ira di una divinità fece assai spesso ai mortali regali di cotal fatta. Il cignale Calidonio è mandato qual ministro dello sdegno di Minerva;(597) e senza neppure dilungarci dal nostro soggetto, anche i mostri dei miti di Andromeda e di Esione vengono a portare la desolazione, non già di loro proprio capriccio, bensì per volere di Nettuno, irritato nel primo caso per l’impudenza della madre, Cassiepea, che osò pretendersi più bella delle Nereidi,(598) nel secondo per la mercede negata. I genitori peccano ed i figli pagano: come nella storia di Adamo. Ma i motivi dell’ira in questi e in altri casi dello stesso genere hanno poco di comune collo sdegno di Proteo.(599) Forse l’Ariosto sulle leggende dei mostri [199] innestò elementi che trovava in altre tradizioni. Poiché, tra le donne a cui toccò l’alto onore di accendere una passione non platonica nel dominatore del mare, la mitologia greca ne conosce varie maltrattate poi per questa ragione, o dalla matrigna, o dal padre: Tiro,(600) Melanippe,(601) Alope.(602) E anche i frutti di questi amori hanno a soffrire. Non sono uccisi, è vero; ma sono esposti; e devono la conservazione dell’esistenza a una specie di miracolo. La vendetta viene poi tarda; ma non manca mai; e questo è l’essenziale.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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