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      Parevano cose affatto slegate, e si ritrova che emanano da un episodio unico. E figuriamoci quanta roba s’è dovuta sgombrare per mettere a nudo le somiglianze! Ora di qui escono per noi ammaestramenti di molta importanza. Ci s’impara a conoscere un procedimento notevolissimo. Lodovico può dunque prendere un modello, spogliarlo, ridurlo a scheletro; poi di nuovo rimpolparlo di roba sua propria, o procacciata da tutt’altra parte. Per tal modo le origini del Furioso devono a volte essere così dissimulate, da richiedersi scavi ben profondi per arrivare a scoprirle. E diventeranno ben giustificabili, non foss’altro come tentativi, certi ravvicinamenti, che alla prima fanno arricciare il naso e paiono temerità cervellotiche.
      Le ragioni storiche dello scudo sono apparse così manifeste nelle cose dette, che l’aggiungere altre illustrazioni servirebbe [485] a confondere, non a schiarire.(1830) Ciò non solleva punto dall’obbligo di indicare e dichiarare gli elementi nuovi venuti a combinarsi con una parte degli antichi.
      Dello scopo per cui la Dama del Lago faceva l’invio, non resta nemmeno l’ombra. La regina dell’Isola Perduta, o d’Islanda che si voglia dire, manda lo scudo in Francia a Carlo Magno perché lo diaAl cavalliero il quale abbia fra loro
      Il vanto e il primo onor di gagliardia.
      (XXXII, 57.)
      Quello solo essa vuole per marito. - Sotto tutt’altre apparenze credo che noi abbiamo qui il pomo d’oro della Discordia. Il desiderio di prendere per isposo un prode tra i prodi, è universale nelle principesse dei romanzi e in chi deve pensare per loro; ma di solito si ricorre a tornei,(1831) o ad altri cimenti, non già a sentenze autoritarie.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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