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      (1975) E in modo consimile son trattate tutte le sventurate che vengono nelle mani del signore del Nero Bosco nell’Ysaie le Triste,(1976) uno dei più tardi rampolli del ciclo brettone.
      Dei fatti che resero Marganorre così crudele verso le femmine (XXXVII, 44), uno appartiene integralmente al mondo della cavalleria, l’altro invece è di origine mista. La breve storia di Cilandro (st. 48-50) è variante di un tema comunissimo nei romanzi del ciclo brettone. Esemplifico. Nel Palamedès (f.o 642)(1977) si racconta di Toran l’Orguilleux, il quale teneva seco una donzella bellissima. Giunge una volta al suo castello il Bon Chevalier Sans Paour; vede la donzella, e ne invaghisce. L’indomani il signore, con altri dieci cavalieri in compagnia, la conduce verso un torneo. Il Bon Chevalier s’apposta, sbuca dagli alberi, afferra per il freno la donzella, e pronunzia le parole d’uso: «Je vous prans par la costume du royaume de Logres.» Toran prende a difenderne il possesso, ed è abbattuto gravemente ferito. Il Bon Chevalier sbaraglia di poi i dieci compagni, e conduce seco la dama. Toran, adirato, istituisce allora un passaggio. Come si vede, è una storia non dissimilissima dalla nostra, purché s’abbia l’avvertenza d’invertire certe parti. Un riscontro poi assolutamente ottimo, se non disturbassero alquanto certe complicazioni, darebbe l’avventura seguente, che prendo dal Tristan (II, f.o 91)(1978).
      Tristano ed Isotta, andando per il reame di Logres, prendono una sera albergo ad una torre, della quale è signore un vecchio cavaliere, stato assai prode ai tempi suoi, e padre di due giovani Erranti.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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