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      14, 20).
      Le preghiere e le cerimonie nel campo e nella città come preparazione alla battaglia (st. 11-14), ricordano quanto già si fece a Parigi (XIV, 68-73), e sono prodotte dalle stesse ragioni.(2127) Anche Brandimarte, che sale sulle mura, e si lancia, egli solo, nella città, non manca certo di analogia con Rodomonte.(2128) Questo l’episodio culminante della presa: la quale è dipinta con tutti i colori della verosimiglianza, somministrati [553] copiosamente al poeta dalla conoscenza ch’egli aveva delle storie e delle cose guerresche.
      Ora che l’Africa non distrae più la mente, ripiglio il filo dell’azione principale, per non lasciarmelo più sfuggire di mano fino a guerra finita. Ripasso il mare. Le notizie dell’esercito nubo (XXVIII, 36) provocano un consiglio nel campo d’Agramante (st. 37-65). Parlano sagacemente due oratori, propugnando opposte sentenze. Un episodio consimile s’ebbe già nella storia d’Alessandretta,(2129) e come si disse allora, assemblee siffatte occorrono in un gran numero di romanzi del ciclo di Carlo. Per esempio, l’autore dei Quatre Fils Aimon spende centocinquanta versi nel descriverci un consiglio tenuto dal re Ivon, in cui si delibera di cedere alle minacce di Carlo, e di tradire Rinaldo e i fratelli. Otto baroni manifestano un dopo l’altro il loro parere. E questo è poco a paragone di un certo consiglio d’Agolante nell’Aspremont,(2130) dove una ventina di parlatori si succedono, intrattenendoci uggiosamente per più che un mezzo migliaio di versi. Meglio operarono i romanzieri italiani, quando almeno componevano di loro proprio capo.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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