Pagina (818/965)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      » - C. LXVII (f.o 31 v.o): «Come presso al giorno tornarono dieci compagni collo loro capodieci» - questi ladri sono divisi in tante decurie con un capo ciascuna - «chiamato Siscalio, il quale con romore entrò nella spilonca; e vedendo F. e Orante, con lui s’affrontarono; e Siscalio fu da F. fatto tramortire.» - C. LXVIII (f.o 32 r.o): «Come Siscalio si raccomandò tanto a F., che gli perdonò la vita e fecielo suo fedele compagnio; e per la notte Siscalio gli menò fuori della spilonca a dormire, per istar più sicuri.» - C. LXIX (f.o 32 v.o): «Come fue venuto il giorno, F. e gli altri per venire alla spilonca si missono in punto, e quivi giunsono.» - C. LXX (f.o 33 r.o): «Come furono giunti, Siscalio e F. si cacciarono a uccidergli, e dieci ne impiccarono, e arseno la spilonca. E come Orante gli menò al suo castello.» C’è davvero una certa somiglianza col Furioso. Come presso l’Ariosto, sopravvengono ladri dopo che l’eroe è nella caverna. La scellerata razza, parte è uccisa, parte impiccata in entrambi i testi. Orante non sarebbe un cattivo riscontro per Isabella. Nondimeno le analogie non bastano di certo per indurmi ad aggiungere alla biblioteca delle fonti ariostee, in senso stretto, un libro di questa fatta.
      (714) [1] Orl., XXXII, 37; Morg., XVI, 66.
      (715) [2] II, XIX, 16; ib., XXVI, 53.
      (716) [3] XXXVIII, 90; XLII, 50.
      (717) [4] FAUSTO; LAVEZUOLA; NISIELY.
      (718) [5] APULEIO, Met., IV, 6: «Mons horridus, silvestribusque frondibus umbrosus, et in primis altus fuit. Hujus per obliqua devexa, qua saxis asperrimis et ob id inaccessis, cingitur, convalles lacunosae cavaeque nimium, spinetis aggeratae, et quaquaversus repositae, naturalem tutelam praebentes ambiebant.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





Siscalio Orante Siscalio Siscalio Siscalio Siscalio Orante Furioso Ariosto Isabella Orl Morg Met