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      (2103) [1] LAVEZUOLA. Ricorderò anche un altro re della valle del Nilo come il nostro Senàpo: Ferone figliuolo di Sesostri (ERODOTO, II, 111), che, accecato egli pure in castigo di un’empia tracotanza, dopo dieci anni, ammaestrato da un oracolo, risana lavandosi gli occhi coll’orina di una donna fedele al marito. Ma quante volte gli tocca di rinnovare l’esperimento! La regina per la prima fa mala prova. E Ferone arde poi lei con tutte l’altre colpevoli.
      (2104) [2] V. p. 533, n. 3. Il nuovo ravvicinamento aggiunge verosimiglianza all’idea manifestata colà.
      (2105) [3] V. pag. 420.
      (2106) [1] Per l’abbondanza di cammelli ed elefanti nelle terre del Prete Janni (XXXVIII, 28), si può vedere il Guerrino, l. III, c. 33.
      (2107) [2] FAUSTO; LAVEZUOLA; NISIELY; PANIZZI.
      (2108) [3] V. PRELLER, Gr. Myth., 2.a ed., I, 369; 3.a ed., I, 386.
      (2109) [4] FAUSTO; LAVEZUOLA; BENI; NISIELY; PANIZZI.
      (2110) [5] BOLZA. Il Fausto, il Lavezuola, ed altri, pensano, non senza qualche ragione, alle navi di Enea, convertite in Ninfe (Aen., IX, 77; Met., XIV, 546). Una certa spinta dev’esser venuta anche di là. Dalla dissoluzione il ravvicinamento è trasferito dal Romizi, Fonti lat., p. 78, alla creazione della flotta astolfesca.
      (2111) [1] ROMIZI, Fonti lat., p. 90; ma che di lì venga la similitudine della st. 32, è cosa già rilevata dal Dolce.
      (2112) [2] ROMIZI, l. cit. Il «Restò pallido in faccia» fa eco all’«et sic Palleat» latino.
      (2113) [3] II, XIV, 66. Se ne riparla per l’arrivo in Africa, II, XXII, 34.
      (2114) [4] Pag.


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Le fonti dell'Orlando Furioso
di Pio Rajna
pagine 965

   





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