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      Vedesi adunque come ciascuno dei cinque popoli sono stati in travagli e hanno avuto che fare in quelle regioni. Vero è che 'l popolo di Gumera e di Haoara non ebbe mai titolo di dominio, quantunque esso abbia pure signoreggiato in alcune parti particolari, come nelle croniche degli Africani si legge, e il tempo che questo signoreggiò fu dapoi che egli entrò nella setta di Maumetto. Percioché per adietro ogni popolo tenne separatamente il suo albergo nella campagna, e ciascuno di questi popoli favoreggiava la parte loro. E avendo tra loro compartiti i lavorii necessarii al vivere umano, i padroni della campagna si danno al governo e al levamento delle bestie, gli abitatori delle ville attendono alle arti manuali e a lavorare i terreni. E tutti questi cinque popoli comunemente sono divisi in seicento stirpi, sí come nell'arboro della generazion degli Africani si contiene, di che appo loro ne fu scrittore un certo Ibnu Rachu, il quale io lessi piú volte. Tengono eziandio molti istorici che 'l re il quale è oggidí di Tombutto, e quello che fu di Melli, quello di Agudez, sono della origine del popolo di Zanaga, cioè pur di quegli che abitano nel diserto.
     
     
      Diversità e conformità della lingua africana.
     
      Tutti i cinque popoli, i quali sono divisi in centinaia di legnaggi e in migliaia di migliaia d'abitazioni, insieme si conformano in una lingua, la quale comunemente è da loro detta aquel amarig, che vuol dire «lingua nobile». E gli Arabi di Africa la chiamano lingua barberesca, che è la lingua africana natia, e questa lingua è diversa e differente dalle altre lingue.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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