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      Il che nelle croniche degli Africani e dei Persi diffusamente si contiene. È vero che gli Africani di Numidia e di Libia adoravano i pianeti e a quelli sacrificavano; e alcuni degli Africani negri ebbero in venerazion Guighimo, che nella lor lingua significa il Signor del cielo: e questa buona mente ebbero senza essere informati né da profeta né da dottore alcuno. E d'indi a certo tempo furono introdotti nella legge giudaica, nella quale vi stettero molti anni, in fin tanto che alcuni regni de negri si fecero cristiani, e tanto rimasero nella fede di Cristo che si sollevò la setta di Maumetto, 268 di legira. Allora, andati a predicare in quelle parti alcuni discepoli di Maumetto, con le loro persuasioni tirarono gli animi degli Africani a quella legge, di maniera che tutti i regni dei negri che confinano con Libia diventarono maumettani. Pure oggidí v'è qualche regno nel quale ci sono rimasi fin ora, e rimangono, cristiani: solo quelli che erano giudei e da cristiani e da Africani furono totalmente distrutti. Quegli altri che abitano vicino al mare Oceano sono tutti gentili e adorano gli idoli, e questi hanno veduti, e ancora avuta qualche pratica con loro, molti Portogallesi.
      Gli abitanti di Barberia rimasero essi ancora lungo tempo idolatri, e dugentocinquanta anni avanti il nascimento di Maumetto diventarono cristiani, percioché quella parte dove è Tunis e Tripoli fu dominata da certi signori pugliesi e siciliani, e la rivera di Cesaria e di Mauritania similmente fu signoreggiata da Gotti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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