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      La quale essi tengono per benedetta aqua d'Iddio, e molti se la serbano in vaselli e ampolle, tenendosela in casa per divozione. La state pur dura per insino a' sedici di agosto, e tutto questo tempo č calidissimo, spezialmente il giugno e il luglio, e per tutti questi cotai tempi č sereno e bell'aere, eccetto che alcuni anni se piove o di luglio o di agosto. Da quelle acque procede malvagitŕ di aere, e molti s'infermano d'una acuta e continova febbre, e pochi sono quelli che scampino. La stagione dell'autunno appo loro incomincia a' diciasette di agosto e segue fino a' sedici di novembre, e questi due mesi, cioč agosto e settembre, sono di minor calore; ma pur tuttavia que' dí che si framettono ne' quindici di agosto per insino a' quindici di settembre sono dagli antichi chiamati il forno del tempo, percioché agosto fa maturare i fichi, le melagrane e i cotogni, e secca l'uva. Da' quindici di novembre incomincia la stagione del verno e si estende fino a' quattordici di febraio, e nel suo principio s'incomincia a seminare i terreni del piano; ne' monti s'incomincia l'ottobre. Gli Africani hanno oppenione che nell'anno sono quaranta dí caldissimi, i quali sogliono principiar da' dodici di giugno; cosí all'incontro tengono che ce ne siano altretanti freddissimi, che cominciano a' dodici di decembre. E gli equinozii similmente tengono, e cosí sono, ne' sedici di marzo e ne' sedici di settembre; tengono eziandio che 'l sole ritorni ne' sedici di giugno e ne' sedici di decembre. Cosí questa tal regola č appresso loro, e la serbano sí nell'affitar dei loro poderi e sí nel seminare e raccorre, come nel navicare e nel trovar le stanze e le revoluzion dei pianeti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Iddio Africani