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      È da sapere ancora che nelle parti ultime dell'autunno e tutto il verno, ed eziandio alcuna parte della primavera, sono tempi tempestosi e orridi di grandini, di folgori e di saette, e molti luoghi sono in Barberia ne' quali nevica. In quella tre venti che soffiano da levante, da silocco e da mezzogiorno sono molto nocevoli, massimamente il maggio o il giugno, percioché guastano tutti i grani e non lasciano crescere né divenir maturi i frutti. Ancora ai grani fa gran danno la nebbia, e quella piú che si mostra quando fiorisce il grano, percioché alle volte ella dura tutto il dí. Nel monte Atlante l'anno non è piú che due stagioni, percioché d'ottobre insino ad aprile tutti i sei mesi sono verno, e d'aprile fino a settembre tutto è state; ma per tutto l'anno in tutte le sommità del detto monte si trova di continovo neve. In Numidia le stagioni corrono quasi con maggiore velocità, percioché il maggio si colgono i grani e i datteri nell'ottobre; e la metà di settembre con tutto ottobre fino a gennaio è la piú fredda parte di tutto l'anno. Se piove il settembre, i datteri quasi per la maggior parte si guastano e fassene trista raccolta. Tutti i terreni di Numidia vogliono essere adacquati per la sementa, onde, se aviene che non piova in Atlante, tutti i fiumi di Numidia rimangono quasi secchi, di maniera che non possono adacquare i terreni, e non piovendo similmente l'ottobre non bisogna aver speranza di seminar quell'anno; cosí, mancando l'acqua il mese d'aprile, non si può coglier grano nelle campagne.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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