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      Onde allora s'aviddero le genti quanto egli fosse stato scelerato e senza legge e fede niuna; per il che dopo la sua morte si sollevò il popolo, e pose a filo di spada tutti i suoi discepoli e chiunque era della sua setta. Rimasevi un nipote il quale, insignoritosi della fortezza, sostenne lo assedio dei sollevati e del popolo di Hea uno anno intero, di maniera che essi rimasero dalla impresa; e il medesimo fino al dí d'oggi tiene grandissima nimistà con quegli di Hea e con quasi tutti i vicini. Il viver suo è di rubberie, percioché egli ha certi cavalli co' quali assalta i viandanti, e stando in continove correrie piglia quando animali e quando uomini. Usa eziandio alcuni archibugi, co' quali di lontano, perché la strada maestra è discosta dalla fortezza un miglio, spesse volte ferisce e ammazza i poveri passaggieri. Ma tanto è odiato da tutti che egli non può né far seminare, né lavorare, né dominar pure un palmo di terreno fuori del suo monte. Fece il detto sepellire il corpo del suo avolo molto onoratamente nella detta fortezza, e fallo adorar come santo. Io passai molto vicino alla detta fortezza, e poco ci mancò che io non fui giunto da una tirata d'archibugio. Uno che già fu discepolo di detto Homar Seijef, mi diede buona informazione della vita e fede del detto eretico, e delle ragioni che egli avea contra la legge commune. E honne fatto memoria dell'abbreviamento della cronica de' maumettani.
     
     
      Ighilinghighil, città di Hea.
     
      Ighilinghighil è una picciola città sul monte, la quale fu edificata dagli antichi Africani.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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