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      Al tempo nostro il re di Marocco per difendersi dai cristiani portogallesi, voleva al tutto, schernendosi della credula superstizione del popolazzo, trarle di donde sono; ma il popolo non gliel consentí, dicendo quelle esser la maggior nobiltà di Marocco. Noi leggiamo nell'istorie che la moglie di Mansor, poi che il marito fece edificar quel tempio, per lasciare ancora ella tra gli ornamenti del tempio qualche memoria di se stessa vendé i propi ornamenti, cioè ori, argenti, gioie e tai cose donateli dal re quando l'andò a marito, e fattone far le tre palle d'oro, di queste rese, come dicemmo, bella e apparente la cima.
      È eziandio nella detta rocca un nobilissimo collegio, o vogliamo dir luogo assegnato allo studio e ricetto di diversi scolari, il quale ha trenta camere e nel piano una sala dove si leggeva ne' tempi antichi, e ogni scolare ch'era di questo collegio aveva le spese e il vestire una volta l'anno. E i dottori per loro salario avevano chi cento ducati e chi dugento, secondo la qualità delle lezioni che essi erano obligati a leggere; né poteva essere ammesso nel detto collegio chi non era molto bene ammaestrato ne' principii delle scienzie. Il luogo è ornato di belli mosaichi, e dove non ha mosaichi sono i muri di dentro vestiti di certe pietre di terra cotta invetriate, tagliate in fogliami sottili, e altri lavori in cambio di mosaico, e massime la sala dove si legge e li portichi coperti. E tutto lo scoperto è saleggiato di pietre invetriate che si chiamano ezzuleia, come si usa ancora nella Spagna.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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