Pagina (130/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le vettovaglie vengono da' vicini monti, percioché in questo niuna cosa nasce; abbondano nella primavera e nella state di latte, di cacio fresco e di butiro. Sono uomini di assai lunga vita, percioché sogliono viver ottanta, novanta e cento anni, e la loro vecchiezza è forte e vota naturalmente degli incommodi che apportano seco quegli anni, e vanno dietro le bestie per insino alla morte. Non veggono mai forestiero. Non portano scarpe, eccetto certo riparo sotto il piè per li sassi e certi stracci rivolti e aggroppati intorno la gamba con alcune cordicelle, per difendernele dalla neve.
     
     
      Tenmelle monte e città.
     
      Tenmelle è un monte altissimo e molto freddo, e molto abitato in ogni sua parte. Ha egli sopra la cima una città, appellata dal nome del monte, la quale è eziandio molto abitata ed è addorna d'un bellissimo tempio. Per lei passa un fiume. E sonvi sepelliti dentro Elmahdi predicatore e il suo discepolo Habdul Mumen. Gli abitatori sono gente maligna e pessima, e reputonsi d'esser dottissimi percioché tutti hanno studiato nella teologia e dottrina del detto predicatore, il quale fu tenuto eretico; e tantosto che essi veggono alcun forestiero, vogliono disputar con esso lui. Vanno mal vestiti, perché in detto monte non vi pratica alcuno forestiero, e vivono bestialmente circa al governo. Tengono pure un sacerdote, il quale è capo del consiglio. Si nudriscono communemente d'orgio e d'olio d'oliva, e hanno grandissima copia di noci e di pigne.
     
     
      Gedmeua monte.
     
      Gedmeua è un monte che incomincia dal monte Semmeda, dalla parte di ponente, e si estende verso levante circa a venticinque miglia, in tanto che giunge a Imizmizi.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Elmahdi Habdul Mumen Semmeda Imizmizi