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      I suoi abitatori sono uomini di villa, poveri e soggetti agli Arabi, percioché le loro abitazioni sono vicine al piano che risponde verso mezzodí, dove è il monte di Tenmelle. Nelle coste del monte sono molte olive e campi per seminare orgio; sonvi eziandio di grandissimi boschi, e molti fonti nella sommità del monte.
     
     
      Hanteta monte.
     
      Questo è un altissimo monte, di maniera che io mai con gli occhi miei non viddi il piú alto. Incomincia dal lato di ponente da' confini di Gedmeua e si estende verso levante circa a 45 miglia, per insino al monte Adimmei. Gli abitatori di esso sono uomini valenti e ricchi, e possessori di molti cavalli. Quivi è una rocca, la quale è tenuta da certo signore parente del signor di Marocco; ma egli fa sempre guerra al detto signore per cagione di certo casale e terreno che è fra' loro confini. Sono nel monte molti giudei artigiani, i quai pagano tributo a questo signore; tutti tengono nella fede la oppenion delli carain e sono, come s'è detto, valenti con l'armi in mano. La cima del detto monte è sempre coperta di neve, e io, la prima volta che 'l viddi, istimai che quella fosse una nebbia per la terribile altezza del detto monte. Le sue coste sono sempre ignude d'alberi e di erbe. Sonvi eziandio molti luoghi di donde si possono cavar marmi bianchissimi e netti: ma da queste genti vengono sprezzati, né esse gli sanno cavare né polire. Trovansi in piú parti molte colonne e capitelli forniti e vasi grandissimi e bellissimi per far fontane, i quai furono fatti fare ne' tempi di quei potentissimi signori che di sopra dicemmo: ma le guerre interroppero i loro disegni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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