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      Contentossi il re e, mostrando liberalità, non volle che egli avesse spesa d'altra gente che dei balestrieri, e gli dette una lettera nella quale commetteva al governator di Tedlet a far tanti cavalli e tanti fanti con duoi capitani in favore del mercatante. Il quale, essendo assai bene in punto, s'accampò alla città, né vi tenne l'assedio sei giorni ch'il popolo fece intendere al capo che esso non voleva acquistar nimicizia col re di Fez, né meno ricever danno. Onde egli in abito di mendico uscí fuori della città, ma fu conosciuto e condotto innanzi al mercatante, il quale lo fece mettere in catena; in tanto il popolo aperse la città e dettela al mercatante in nome del re. I parenti della fanciulla amata da lui si scusarono con dire ch'il capo avea loro fatto forza, e ch'era veramente sua moglie perché a lui fu data prima. Ell'era gravida, onde attese il mercatante ch'ella partorisse, dipoi la tornò a sposare la seconda volta; e il capo, sí come fornicatore, fu da' giudici condannato alla morte, e quello stesso giorno fu lapidato. Il mercatante rimase al governo di questa città, e fra le dette due città compose la pace, attendendo al re quello che promesso gli aveva. E io fui in detta terra, dove conobbi il mercatante che governava. Allora io era in Fez e in quell'anno medesimo mi parti' da casa per andar verso Costantinopoli.
     
     
      Tagodast, città in Hascora.
     
      Tagodast è una città edificata su la cima di un alto monte, ed è circondata da quattro alti monti. Fra i detti monti e le rive della città sono bellissimi giardini, piantati di molti alberi di ogni sorte di frutti, e io ho veduto le crisomele grosse come gli aranci.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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