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      Ora noi infine da lui togliessimo combiato, lodando quel buon vecchio per tutto il nostro viaggio.
     
     
      Elgiumuha.
     
      Elgiumuha è una città vicina alla detta circa a cinque miglia, edificata a' nostri dí sopra un alto monte posto fra altri monti altissimi. Fa circa a cinquecento fuochi, e altretanti le ville che sono fra i detti monti. Quivi sono molti fonti e molti giardini abbondevoli d'ogni sorte di frutti: specialmente v'è un gran numero di noci grandissime e altissime, e per tutti li colli che ha intorno a' detti monti sono molti campi per orzo, ed evvi gran quantità d'olive. La città è molto abitata da artigiani, massimamente di conciatori di cuoi, sellai e fabbri, percioché v'è una vena assai profonda di ferro; e questi fabbri fanno gran copia di ferri da cavallo. E tutti i loro lavori e merci recano ne' paesi dove non si truovano, dandole a baratto per ischiavi e per guado e per cuoi di certi animali che abitano nel diserto, dei quali ne fanno targhe buone e fortissime. Le quai cose poi essi conducono a Fez e l'abbarattano per panni e tele e per altre cose che sono da loro usate. La detta città è molto discosto dalla via maestra, di maniera che se vi viene un forestiere fino e' fanciulli corrono per vederlo, massimamente se il forestiere avrà indosso alcun abito che in quel paese non si usi. Il popolo si governa pel consiglio della sopradetta città. Fu Elgiumuha fabricata dalla plebe di Tegodast, percioché, essendo fra gentiluomini nata discordia, il popolo, non volendo accostarsi a niuna parte, si partí dalla città ed edificaron Elgiumuha, e lasciarono Tegodast a' gentiluomini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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