Pagina (193/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il circoito della città è tutto arena, e sono certi terreni dove non nasce molto grano, ma v'ha gran numero di orti e di campi ne' quali si raccoglie gran quantità di bambagio: e gli abitatori della città sono per lo piú tessitori di tele bambagine, molto sottili nel vero e molto belle. Fassi eziandio in lei grandissima quantità di petteni, i quali sono mandati a vendere in tutte le città del regno di Fez, percioché è vicino alla detta città; vi sono molti boschi di bossi e di molti altri legni buoni per tal effetto.
      Oggidí pure egli si vive in questa città assai civilmente. C'è governatore e giudice, e molti altri uffici vi sono, come dogana e gabella, percioché vi vengono molti mercatanti genovesi e fanno quivi di gran faccende. Il re gli accarezza assai, perché la pratica di costoro gli apporta grandissimo utile. I detti mercatanti hanno la loro stanza quale in Fez e quale in Sela, e nello spaccio delle robbe l'uno fa per l'altro. Io gli ho veduti in tutte lor pratiche molto nobili e cortesi, e spendevano assai per acquistarsi l'amicizia dei signori e di quei della corte, non per cupidigia d'avanzar cosa alcuna da' detti signori, ma per poter ne' paesi stranieri onoratamente vivere. E a' miei dí fu un onoratissimo gentiluomo genovese, detto messer Tommaso di Marino, persona invero savia, da bene e molto ricca, del quale il re faceva grandissima stima e molto l'accarezzava. Egli visse in Fez circa a trenta anni, e quivi venuto a morte, il re fece portarne il suo corpo a Genova, come egli avea ordinato.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Fez Fez Sela Tommaso Marino Fez Genova