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      Tutti i circuiti di questa città sono piani d'arena, e fu edificata per difesa della gola del detto fiume, acciò non vi possino entrar legni de' nimici. Appresso la città è un grandissimo bosco, dove sono alcuni alberi altissimi, le cui ghiande sono grosse e lunghe come le susine dammaschine: vero è che questa cotal ghianda è alquanto piú sottile, e ha un sapore vie piú dolce e piú delicato di quello della castagna. Alcuni Arabi vicini al detto bosco usano di portarne gran quantità in Fez sopra i loro camelli, e ne cavano molti danari; ve ne portavano ancora i mulattieri di questa città, e ve ne facevano assai buon guadagno, ma c'è grandissimo pericolo di leoni, i quali mangiano le piú volte le bestie e gli uomini che non sono pratichi, percioché in questi boschi sono i piú famosi leoni che abbia l'Africa.
      Da cento e venti anni in qua la detta città è distrutta, per la guerra che fe' Sahid al re di Fez, né vi rimase altro che alcune rare vestigie, le quali dimostrano che la città non fu molto grande. Nell'anno 921 il re di Portogallo mandò una grandissima armata, per edificar un castello su la gola del detto fiume. I Portogallesi, come vi furono arrivati, cosí incominciarono a fabricarlo, e già avevano fatte tutte le fondamenta e incominciato a levar in piè le mura e bastioni, e la maggior parte dell'armata era entrata nel fiume, quando furono sopragiunti e impediti dal fratello del re di Fez; oltre a ciò tagliati a pezzi tremila uomini, non per poco valore de' Portogallesi, ma per discordie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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