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      E aviene alle volte che, accostandosi qualche forestiere alle dette camere, i pazzi lo chiamano e con esso lui si lamentano che, essendo essi guariti della pazzia, debbono esser tenuti in prigione, ricevendo ogni giorno dai ministri mille spiacevoli ingiurie. Alcuno, credendolo, s'appoggia alla finestra, ed essi con una mano lo pigliano per lo drappo e con l'altra gli bruttano il viso di sterco, percioché, come che cotai pazzi abbiano i loro cessi, essi nondimeno le piú volte votano il soverchio del corpo nel mezzo delle stanze. E bisogna che di continovo i detti ministri vi nettino quelle brutture, i quali eziandio fanno cauti i forestieri che molto a quelle camere non s'avicinino. Ha in fine lo spedale tutti quei famigliari che fanno di mistiero, cioè notai, fattori, protettori, cuochi e altri che governano gl'infermi; e ha ciascuno assai onesto salario. Al tempo ch'io era giovane, io vi sono stato due anni per notaio, secondo l'usanza dei giovani studianti, il qual ufficio rende ogni mese tre ducati.
      Sonvi ancora cento stufe ben fabricate e ornate, alcune delle quali sono picciole, alcune grandi; ma tutte son fatte a uno istesso modo, cioè ciascuna ha quattro stanze a guisa di sala. Di fuori sono certe loggie alquanto alte, e in quelle s'ascende, per cinque over sei scalini, in luoghi dove si spogliano gli uomini e ripongono le vestimenta loro. Nel mezzo usano di far certe fontane al modo d'una conserva, ma molto grandi. Ora, come l'uomo vuole andar a una di queste stufe, entrato ch'egli è per la prima porta, passa in una stanza la qual è fredda, e in lei tengono una fontana per rinfrescar l'acqua, quando ella è di soverchio calda.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094