Pagina (235/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Doppo sono i tintori, i quai tutti hanno le lor botteghe sopra il fiume, e una bellissima fontana dove lavano i lavori di seta. Drieto questi sono quelli che fanno i bastili, dove è una larga piazza nella quale sono piantati alcuni alberi di moro: e cotal piazza nella state è la piú fresca e la piú vaga di tutte l'altre. Doppo sono i maliscalchi, che ferrano i cavalli e l'altre bestie; e piú oltre quelli che firmano alle balestre gli archi d'acciaio. Oltre di questi vi sono quegli che fanno i ferri dai cavalli, doppo i quali sono quelli che lustrano le tele.
      E quivi finiscono le piazze d'una parte della città, cioè di quella ch'è dalla parte d'occidente, la qual anticamente fu una città da per sé (come s'è detto di sopra) e fu fabricata doppo l'altra, ch'è dall'altro lato d'oriente.
     
     
      Seconda parte della città.
     
      Eziandio la città ch'è verso levante è civile, e ha bellissimi palazzi e tempii e collegii e case. Ma non è nel vero cosí copiosa e abbondevole di diverse arti come l'altra, percioché non vi sono né mercatanti né sarti né calzolai, se non di panni e lavori grossi. V'è una picciola piazza di speziali, nella quale non sono piú che trenta botteghe. E verso le mura della città sono quelli che fanno i mattoni, e le fornaci dei scodellai; e piú sotto di questi v'è una piazza grande, dove si vendono i vasi bianchi, cioè senza vetro, come sono catini, scodelle, pentole e tai cose. Piú oltre è un'altra piazza dove sono i granai, ne' quali si ripone il grano; un'altra dirimpetto alla porta del tempio maggiore, che ha tutto il suolo di mattoni, dove sono botteghe di diverse arti e mestieri.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094