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      Quindi fanno l'incantesimo e dimandano allo spirito come esso sia entrato in quel corpo, da qual parte, chi egli è, come ha nome; e infine gli comandano che si diparta.
      Ve n'è un'altra spezie d'alcuni, i quali operano per una regola detta zairagia, cioè cabala; ma non cavano le loro operazioni dalla scrittura, percioché questa loro scienzia è tenuta naturale. E veramente costoro sanno dare infallibile risposta delle cose ch'a loro s'addimandano: ma cotal regola è difficilissima, percioché colui che se ne vuol valere è di bisogno ch'egli sia non men perfetto astrologo che abbachista. Ho veduto qualche volta far qualche figura, ch'è durata a farla da la mattina fino alla sera in tempo di state, le quali sono in questa forma. Fanno molti circoli l'uno dentro l'altro: nel primo formano una croce, a' confini della quale notano le quattro parti, cioè levante, ponente, tramontana e mezzogiorno; dentro della detta croce, cioè dove si scontrano i legni di lei, segnano i due poli, e fuori del primo circolo notano i quattro elementi. Dapoi dividono il detto circolo in quattro parti e il seguente circolo dividono pure in altretante, e doppo questo ogni parte in sette patti dividono, e in ciascuna notano alcuni caratteri grandi arabici, che sono ventiotto o ventisette caratteri per ogni elemento. Nell'altro circolo notano i sette pianeti, nell'altro i dodici segni, nell'altro i dodici mesi dell'anno secondo i Latini, nell'altro i ventotto tabernacoli (o diciamo alberghi) della luna, nell'altro i trecentosessantacinque dí dell'anno, e fuori di quello i quattro venti principali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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