Pagina (262/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Dicono che allora sono riscaldati dalle fiamme dello amore divino: e io penso che 'l siano riscaldati dalla soverchia copia dei cibi, percioché ognuno di questi piglia quel cibo che sarebbe a tre uomini di soverchio. O, quello che piú vero mi pare, fanno questi gridi molte volte accompagnati da pianti per l'amore che essi portano a certi sbarbati giovani, percioché non rade volte aviene che qualche gentiluomo invita alle sue nozze uno di questi principali e maestri con tutti li suoi discepoli, i quali, nell'entrar del convito, dicono orazioni e canzoni divine; e come è fornita la cena, incominciano i maggiori d'età a isquarciarsi le gonne, e nel danzare, s'alcuno degli attempati cade, subito è raccolto e dirizzato in piè da uno dei giovanetti discepoli, il quale le piú volte lascivamente bacia. Per tal cagione è nato un proverbio, che in Fez è in bocca di ciascuno, cioè il convito de' romiti: e dinota che, fornito il convito, ogniuno di que' fanciulli diventa sposa del suo maestro, percioché costoro non possono prender moglie e sono chiamati i romiti.
     
     
      Diverse altre regole e sette, e superstiziosa credulità di molti.
     
      Fra queste sette sono alcune regole istimate eretiche appresso l'una e l'altra sorte di dottori, percioché non solo sono differenti dall'altre nella legge, né eziandio nella fede. Sono invero alcuni, i quali hanno ferma oppenione che l'uomo, per le sue buone opere, per li digiuni e per l'astinenze, possa acquistare una natura angelica: percioché dicono ch'egli purifica l'intelletto e il cuore, di maniera che non può peccare ancora ch'egli volesse.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Fez