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      Per il che deliberò che si facesse la detta città, e quivi tramutar il reale seggio di Marocco; e cosí fece, chiamandola Città Bianca: ma il volgo dipoi la dimandò Fez nuova. Fecela quel re dividere in tre parti, l'una separata dall'altra. In una parte diè luogo al palazzo reale e ad altri palazzi per li suoi figliuoli e pei fratelli, e volle che tutti avessero i suoi giardini; e appresso il suo palazzo fece edificare un bellissimo tempio, molto adorno e con maraviglioso ordine. Nella seconda parte fece far grandissime stalle per li cavalli cavalcati dalla sua persona, e molti palazzi per li suoi capitani e uomini piú eletti della sua corte. Dalla porta dal lato di ponente fino alla porta che guarda verso levante fu ordinata e fatta la piazza della città, il cui tratto per lunghezza è poco meno d'un miglio e mezzo; e per entro sono le botteghe de' mercatanti e artigiani d'ogni sorte. Appresso la porta di ponente, cioè al muro secondo, fece fare una grandissima loggia con molte altre loggiette, dove avesse a stare di continuo il custode della città con i suoi soldati e ministri. Appresso a queste volle che fosser fatte due bellissime stalle, nelle quali potessero stare agiatamente trecento cavalli deputati alla guardia del suo palazzo. La terza parte della città fu assegnata per gli alberghi della guardia della persona del re, che allora erano certi uomini di levante, le cui arme erano gli archi, percioché allora in que' paesi non era passato l'uso delle balestre; ai quali uomini il re dava buona provisione.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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