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      Io mi trovai di continovo a questi assedii nell'esercito del re, e vi lasciammo de morti cinquecento e piú. Queste guerre del re furno fra gli anni novecentoquattordici fino a novecentoventuno di legira.
     
     
      Tangia cittā.
     
      Tangia č detta da' Portogallesi Tangiara, ed č una gran cittā, edificata anticamente, secondo la falsa oppenione d'alcuni istorici, da un signore chiamato Sedded, figliuolo di Had, il quale, com'essi vogliono, ebbe universal dominio in tutto il mondo e volse far edificare una cittā che fusse simil al paradiso terrestre, onde fece far le mura di bronzo e i coperti delle case d'oro e d'argento. E mandava suoi commessi per tutto il mondo a riscuotere i tributi: questa fu una di quelle cittā che a que' dí ve gli pagarono. Ma i buoni istorici dicono ch'ella fu fabricata da' Romani sul mare Oceano, al tempo che essi occuparono la Granata, discosta dallo stretto delle Colonne circa a trenta miglia e da Fez centocinquanta. E poi che i Gotti dominarono la detta Granata, allora questa cittā fu fatta soggetta al dominio di Sebta, per insino ch'ella venne in mano de' maumettani, il che fu quando essi ebbero Arzilla.
      Fu sempre civile, nobile e bene abitata, ed ebbe in lei bellissimi palazzi, quale antico e quale moderno. Il terreno che la circonda non č molto buono da semenza, ma ha certe valli vicine, le quali sono bagnate dall'acqua d'una fonte: e in queste valli sono molti giardini, dove nascono melangole, limoni e altri frutti. Sono eziandio fuori della cittā alcune viti, ma il terreno č arena.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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