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      Sotto il detto monte sono assai belle pianure, le quali confinano col contado di Fez, e per le dette pianure passa il fiume Guarga. Ricogliesi di questo monte quantità grande d'olio, di grano e di lino, e se ne fanno molte tele. Ma il buon re tiene sempre le mani ne' lor beni, di maniera che questi, che sarebbono i piú ricchi degli altri, per la iniustizia dei signori sono certamente i piú poveri. Sono naturalmente gagliardi e animosi, e fanno circa dodicimila uomini da guerra. Hanno poco meno di sessanta villaggi molto grandi.
     
     
      Beni Achmed.
     
      Beni Achmed monte per lunghezza contiene diciotto miglia e per larghezza sette. È molto aspro: sono in lui molti boschi, e assai viti, olive e fichi, ma v'è pochissimo terreno per grano, e sono gli abitatori molto aggravati dal re di Fez. D'intorno e fra il monte si truovano molti fiumicelli e fonti, ma amari e torbidi, e quasi la loro arena è di calcina. Quivi sono non pochi che hanno, come s'è detto di alcuni, i gossi molto isconci. Tutti comunemente beono vin puro, e durano i lor vini quindici anni, ma gli fanno poco bollire; anco ve ne hanno di crudo, e fanno gran quantità di mosto cotto, e lo tengono in certi vasi stretti di sotto e larghi nella bocca. Fanno il mercato una volta la settimana, nel quale si vendono vini, olio e zibibbo rosso in grandissima quantità. Sono questi montanari poverissimi, e dimostrano la lor povertà nell'abito; sempre tra loro hanno nimicizie antiche, e sempre sono all'arme.
     
     
      Beni Ieginefen monte.
     
      Beni Ieginefen monte confina col sopradetto e s'estende circa a dieci miglia; fra questo e 'l superiore passa un piccol fiume.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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