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      Colui s'era smarrito come fecero prima i due, né sapendo dove s'andare, sentí l'abbaiare come di due piccoli cagnuoli: e là faccendosi donde a lui pareva che venisse il grido, vidde quattro animaletti che mostravano essere di poco spazio nasciuti; e cosí stando sopravenne la madre, che aveva somiglianza di lupa, ma maggiore, ed è un animale che fa i suoi figliuoli nelle grotte o in qualche buca, la quale è detta dabah. Il povero uomo stette sospeso, temendo non quella bestia alcun dispiacer gli facesse. Ma ella, accarezzato alquanto con la lingua i suoi figliuolini, s'aviò per dipartirsi, e quelli animaletti passo passo la seguitavano: il che somigliantemente fece costui, tanto che per quelle orme si trovò all'uscita del pozzo, a' piedi del monte. E se alcun mi dimandasse come esso vedesse lume, rispondo che il molto spazio ch'egli stette nella buca gliene rese pure un poco, come a quelli avviene che stanno alquanto ne' luoghi oscuri. Ora in processo di tempo quel pozzo fu ripieno d'acqua, percioché tanto vi cavarono che resero uguale il terreno.
     
     
      Monte e passo dei Corvi, detto Cunaigel Gherben.
     
      Questo monte è vicino al sopradetto, dove sono molti boschi e v'è grandissima quantità di leoni; né v'è città né casale, ma tutto è per la sua freddezza disabitato. Di quivi corre un fiumicello. E le rupi di questo monte sono altissime, nelle quali abita moltitudine infinita di cornacchie e di corvi: e di qui è derivato il nome. Alle volte soffia nel detto monte il vento di tramontana, il quale tanta neve ne manda che molti, che vanno da Numidia a Fez, affogano dentro, sí come di sopra vi ho narrato una istoria in tal proposito.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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