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      Non pagano alcuna gravezza al re di Fez, perché il monte è forte, ed eglino sono molto ricchi e benissimo si difendono.
     
     
      Mesettaza monte.
     
      Mesettaza monte da levante a ponente s'estende circa a trenta miglia, ed è largo forse dodici; confina da occidente con i piani d'Edecsen, i quali confinano con Temesna. È freddo ancora egli, ma nondimeno è abitato come il superiore, e gli abitatori sono medesimamente ricchi e nobili, e abbondano di cavalli e muli. Di questi si truovano molti dotti uomini in Fez; e sono nel monte non pochi che scrivono perfettamente, onde usano di far la trascrizione di piú libri, i quali vendono a Fez. Non pagano al re gravezza di sorte niuna, fuori che alcuno cotale presente di poca importanza.
     
     
      Ziz monti.
     
      Questi monti sono detti Ziz dal nome d'un fiume che da quelli ha nascimento. E dalla parte d'oriente incominciano dal confino di Mesettaza, e dalla parte d'occidente confinano con Tedla e ancora col monte Dedes; di verso mezzogiorno riguardano a una parte di Numidia che è appellata Segelmese, e dalla parte di tramontana verso il piano d'Edecsen e di Guregra, estendendosi per lunghezza circa a cento miglia e per larghezza circa a quaranta. È sono quindici monti tutti freddi e asperi, da' quali nascono molti fiumi: e sono abitati da una generazione di genti chiamata Zanaga, che sono cotali uomini terribili e robusti, i quali non istimano né freddo né neve. Il suo vestire è una tonica di lana sopra la carne, e su quella portano un mantello; d'intorno alle gambe certe stracce involte e aggroppate a loro servono in vece di calze; nel capo niente portano in tutte le stagioni.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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