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      L'imperadore, per sua clemenzia e pietà, gli si mostrò molto benigno e diedegli un grande esercito, col quale egli racquistò il regno e scacciò Barbarossa, e prese vendetta nel sangue di coloro che erano stati auttori del suo esilio. Il che fatto, sodisfece ai soldati spagnuoli e attese pacificamente ai capitoli a' quali s'era obligato con l'imperadore, mandandogli ogni anno certo tributo: il che osservò mentre ei visse. Doppo la sua morte pervenne il regno a un suo fratello detto Habdulla, il quale rifiutò l'obbedienza e l'osservazion dei patti che il fratello aveva fatti col detto imperadore, fidandosi nel braccio di Suliman, imperadore di Turchi, il quale poco favore gli dà. Cosí egli fin ora vive e siede nella signoria.
      Le maggiori parti del regno sono paesi secchi e asperi, massimamente quel tratto che risponde verso mezzogiorno; ma i piani vicini alla marina sono abbondanti e ripieni di fertilità, e tutta la parte vicina alla città di Telensin è tutta piana con molti diserti. Vero è che verso la marina, cioè dalla banda di ponente, sono assai monti; cosí ancora nello stato di Tenez e sopra il paese di Alger sono infiniti monti, ma tutti fruttiferi. In questo dominio sono poche città e castelli, ma quelli pochi sono buoni e fertili, come particolarmente vi si dirà.
     
     
      Angad diserto.
     
      Il principio di questo regno dalla parte d'occidente è un diserto piano, ma aspero e secco, nel quale non si truova né acqua né albero: estendesi per lunghezza circa a ottanta miglia, ed è per larghezza circa a cinquanta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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