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      Necaus città.
     
      Necaus, città che confina con Numidia, edificata da' Romani, è discosta dal mare circa a centoottanta miglia e dalla sopradetta circa a ottanta. È murata di forti e antiche mura, e appresso di lei passa un fiume, sopra il quale sono terreni di fichi e noci; e i fichi di questa città sono riputati per li migliori che si truovano nel regno di Tunis: questi sono portati a Costantina, dalla quale la città è lontana centoottanta miglia. Similmente d'intorno sono molte pianure, e tutte buone per grano. Gli uomini sono ricchi, onesti e liberali, e vestono gentilmente come i cittadini di Buggia. Il comune tiene una casa fornita a modo di spedale, nella quale s'alloggiano i forestieri. Hanno eziandio un collegio per scolari, i quali usano di vestire e di far loro le spese. Hanno similmente un tempio bello e grande, e accommodato di quanto fa di bisogno. Le donne sono belle e bianche, Co' capelli neri e risplendenti, perché sogliono molto frequentare le stufe e le politezze. Tutte le case sono quasi d'un solaio solo, ma nondimeno bellissime e molto graziose, percioché ciascuna ha il suo giardino pieno di diversi fiori, e spezialmente di rose damaschine e di mirtelle, di viole, di camamilla, di garofoli e di tai gentilezze; e quasi tutti hanno le sue fontane. Dall'altro canto del giardino sono bellissimi pergolati di viti, le quali fanno l'estate d'intorno al coperto della casa fresca e gratissima ombra. Di sorte che chi vede la detta città mal volontieri se ne parte, per la gentilezza e domestichezza degli uomini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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