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      E di questa raccontasi certa favola, la quale è che un Tolomeo re di Alessandria fece far la detta colonna per render la città sicura e inespugnabile dagli assalti dei suoi nimici, faccendo nel capo di quella porre un grande specchio di acciaio, il quale aveva cotale virtú, che tutti i legni che passavano vicini alla colonna a tempo che lo specchio fusse scoperto, subito miracolosamente ardevano. Perciò aveva egli fatto porre questa colonna sopra la bocca del porto. Ma dicesi che poi i maumettani guastarono lo specchio, onde esso perdé la virtú, e fecero portar via la colonna: cosa invero ridicolosa e da far credere a' fanciulli.
      Sono ancora in Alessandria, fra i suoi antichi abitatori, molti di quei cristiani che sono detti giacobiti, i quali tengono una lor chiesa dove già era il corpo di san Marco evangelista, qual fu tolto nascosamente da Veneziani e a Venezia portato: e sono questi giacobiti tutti artigiani e mercanti, e pagano tributo al signor del Cairo. Non è da pretermettere che nel mezzo della città, fra le rovine che si veggono, è una piccola casa a modo di chiesetta, nella quale è una sepoltura molto onorata da' maumettani, percioché affermano in quella serbarsi il corpo d'Alessandro Magno, gran profeta e re, sí come essi leggono nell'Alcorano: e molti forestieri vengono di lontani paesi per vedere e riverir la detta sepoltura, lasciando a quel luogo grandi e spesse limosine. Molte altre cose notabili vi lascio di scrivere, per non crescer l'opera con fastidio e noia dei lettori.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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