Pagina (518/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E fuori della detta città è un luogo, come un borgo, nel quale si tengono molti muli e asini a vettura per chi vuole andare in Alessandria, e l'uomo che gli piglia altra fatica non ha che di lasciargli andare alla diritta via, percioché essi lo portano per insino alla casa dove si ha a lasciar la bestia; e hanno cosí veloce portante che fanno quaranta miglia di cammino dalla mattina insino al vespro, sempre costeggiando per la marina, di maniera che alcuna volta l'onda del mare percuote ne' piedi della bestia. D'intorno alla città sono molte possessioni di datteri e terreni bonissimi per riso. Gli abitatori sono uomini domestici e piacevoli con forestieri, e con quegli che volentieri si danno buon tempo. Di dentro è una bellissima stufa, la quale ha in lei diversi fonti non meno freddi che caldi, e invero di bellezza e di commodità non è un'altra simile in tutto l'Egitto. Io fui in questa città nel tempo che Selim gran Turco passò per lei nel suo ritorno d'Alessandria, ed egli in persona, insieme con i suoi piú favoriti e cari, volle veder questa stufa e mostrò d'averne preso grandissimo piacere.
     
     
      Anthius città.
     
      Anthius è una bella città edificata da' Romani su la riva del Nilo nella parte d'Asia, e finora si veggono molte lettere latine intagliate sopra tavole di marmo. È civile e fornita di tutte l'arti, e le sue campagne sono buonissime per riso e per grano, e v'ha molte possessioni di datteri. Gli abitatori sono mirabili in bontà e piacevolezza; usano tutti di condur il riso al Cairo, e ne fanno un largo e ottimo guadagno.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Alessandria Egitto Selim Turco Alessandria Romani Nilo Asia Cairo