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      Doppo queste botteghe è una contrada ripiena di diversi artigiani di nobile arte, e piú oltre è il nuovo collegio fatto dal soldano detto Ghauri, il quale fu ucciso nella guerra che fu tra lui e Selin imperador di Turchi. Doppo il collegio sono i fondachi dei panni, e in ogni fondaco sono infinite botteghe. Nel primo vendonsi alcune tele forestiere in tutta perfezione, come sono tele di Bahlabach, cioè le bambagine sottilissime oltr'a modo, e altre tele dette mosal, cioè de Ninou, le quali sono mirabili e di sottilezza e di fermezza, delle quali tutti i gran maestri e persone di riputazione fanno i lor camicioni e gli sciugatoi che portano sopra i dolopani. Oltr'a questi sono i fondachi ne' quali si vendono i piú nobili panni d'Italia, come sono rasi damaschini, velluti, taffettà, broccati e altri, a quai posso affermare di non aver veduto uguali in Italia, dove si fanno. Piú oltre sono i fondachi dei panni di lana, che vengono pure d'Europa, veneziani, fiorentini, fiandresi e d'ogni altro paese. Piú oltre si vendono i ciambellotti e cose tai.
      E di mano in mano si giunge alla porta di Zuaila, dove similmente sono infiniti artigiani. Vicino a questa via maestra è un fondaco chiamato Canel Halili, dove alloggiano i mercanti persiani, il quale fondaco pare un palazzo d'un gran signore. È altissimo e fortissimo e fatto in tre solai, e a basso vi sono certe stanze dove li mercanti danno audienza e fanno li baratti di grosse mercanzie, percioché altri mercanti non stanziano in questo fondaco se non quegli che hanno grandissima facultà: e sono le loro merci spezie, gioie, tele indiane, come veli e tai cose.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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