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      Il giubetto cavano due e tre volte il giorno, il quale altro non è che sudore del detto animale, percioché essi, con una verghetta percotendolo, lo fanno spesso muovere di qua e di là per la gabbia, per insino a tanto che n'esce il sudore. E allora glielo cavano di sotto le braccia, le coscie, il collo e la coda: e quello è il giubetto.
     
     
      Simia.
     
      Simie sono de diverse sorti, alcune dette monne, con la coda, altre dette babuini, senza. Si truovano in gran quantità ne' boschi di Mauritania, ne' monti di Buggia e ancora in quelli di Costantina. Hanno, come si vede, non pure i piedi e le mani, ma ancora la faccia molto simile all'uomo, e sono dotate dalla natura di maravigliosa astuzia e ingegno. Si nutriscono di erbe e di grano, e quando vogliono rubbar le spighe, vanno venti e trenta insieme, e una riman fuori del campo a far la guardia: e subito che vede venire il padron del grano grida forte, onde le altre sgombrano velocemente, saltando sugli alberi e faccendo d'uno all'altro albero salti grandissimi. Le femmine portano i loro figliuoletti sopra le spalle, e con essi saltano similmente pure d'un albero all'altro. Quelle che sono ammaestrate fanno cose incredibili; ma sono sdegnosi e crudeli animali, benché di facile si placano.
     
     
      Conigli.
     
      Gran quantità di conigli salvatichi è ne' monti di Gumera e in Mauritania. Dico che si tengono per salvatichi, ma io ho ferma oppenione che essi siano della spezie dei domestici, il che lo dimostra la carne, che non è dai domestici differente né di colore né di sapore.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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