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      Scrive Bicri geografo nel libro delle regioni e vie d'Africa che, trovandosi un uomo da bene la notte in questo diserto stracco dal lungo cammino, vidde dapresso una pietra molto alta, sopra la quale fe' pensiero di dormire, acciò qualche animale velenoso non gli nocesse. Il che avendo fatto, trovossi la mattina discosto da quel luogo circa tre miglia, del che maravigliandosi, intese poi quella che egli stimò che fosse pietra esser stata una testuggine. La quale suol starsi nel giorno ferma e camminar la notte pascolando, ma cammina cosí lenta che l'uomo non se n'accorge. Io per me non ve ne viddi mai di cosí grandi; ben ne ho vedute alcune della grandezza d'un gran barile. Dicesi che la carne di queste testuggini guarisce la lepra, se non passa a sette anni, e bisogna che se ne mangi sette giorni continui.
     
     
      Cocodrillo.
     
      Si truova gran quantità di questi cocodrilli nel Niger, ma piú nel Nilo. È animale maligno e molto nocevole. La sua lunghezza è di dodici braccia e ancora piú, e tanto è lunga la coda quanto il rimanente del corpo: ma rari si truovano di questa grandezza. Ha quattro piedi ed è simile al ramarro, né è piú alto d'un braccio e mezzo. La coda è annodata di molti nodi, e la pelle ha tanto dura che non si può passare con una balestra grossa. Alcuni cocodrilli non mangiano altro che pesci, altri mangiano degli animali e degli uomini, i quali con grande astuzia si stanno ascosi vicino ai liti dove pratican gli uomini e molte bestie, e come gli veggono mandano velocemente quella lor coda fuori dell'acqua, e con quella legono o bestia o uomo e tirano in acqua e lo mangiano.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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