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      Ma quando mangiano, non muovono se non il palato di sopra, percioché quel di sotto è congiunto con l'osso del petto. Non sono tutti di questa natura, percioché se fussino non si potria abitar alle ripe del fiume Niger o del Nilo.
      Navigando io per il Nilo in una barca dal Cairo a Cana (ch'è una città nell'Egitto alto discosta dal Cairo quattrocento miglia), quando fussemo a mezzo il viaggio, una notte che la luna era alquanto coperta di nugole e con buon vento navigavamo, tutti li marinari e passaggieri dormivano. Io veramente, che mi era ritratto nella mia cameretta studiando con la candela, fui chiamato da un vecchio, che era uomo di buona vita, qual veggiava e leggeva certe orazioni, e mi disse: «O tale, sveglia alcun de' nostri, che venghi aiutarmi a pigliar un gran pezzo di legno, che sarà buono diman per far la cucina». Io gli risposi: «Volete venga io medesimo?», piú presto che svegliar alcuno a quell'ora, che era quasi mezzanotte. Disse adunque costui: «Io farò la pruova se da per me lo potesse pigliare». E come la barca fu appresso, secondo lui, al legno, cominciò a distender le mani per mettervi un laccio e tirarlo suso. Ecco che subito sbalzò fuori d'acqua una lunga coda, che lo cinse e lo tirò giuso sotto acqua in un momento. Io allora cominciai a gridare, e tutti della barca saltarono suso, e si calò la vela e si fermassemo, e molti saltarono in acqua per trovarlo, e si stette una buona ora legati a terra: ma il tutto fu indarno, che mai piú fu veduto, e tutti affermarono quello esser stato un cocodrillo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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