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      I terreni suoi solevano rendere al principio sessanta per uno, e al presente è ridotta a trenta e quaranta, perché li terreni si vanno frustando alla giornata. E il paese è copioso d'acqua di fontane gentilissime, e ha circa otto fiumicelli molto grandi che traversano la detta isola, sopra li quali sono fatte alcune seghe che continuamente lavorano legnami e tavole di molte sorti, di che si fornisce tutto Portogallo e altri luoghi. Delle qual tavole di due sorti ne faccio conto: l'una è di cedro, che ha grande odore ed è simile al cipresso, e fannosi bellissime tavole larghe e lunghe e casse e altri lavori; l'altra sorte è di nasso, che anche sono bellissime e di color di rosa rossa. E per esser bagnata di molte acque, il sopradetto signore ha fatto mettere in questa isola molte cannemele, le quali han fatto gran prova, e fansi zuccari per somma di cantara quattrocento d'una cotta e di mistura. E per quello che posso intendere, se ne farà con tempo maggior somma, per esser paese molto conveniente a tal cosa per l'aere caldo e temperato, che mai non vi fa freddo da conto, come in Cipri e in Cicilia; e fannosegli di molte confezioni bianche che sono in tutta perfezione. Produce cere e mele, ma non in quantità. Vi nascono vini assai buonissimi secondo l'abitazion nova, e sono tanti che bastano per quelli dell'isola e se ne navica ancora fuori assai. Fra le cui vite il detto signor fece mettere piante overo rasoli di malvasie, che mandò a torre in Candia, quali riuscirono molto bene.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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