Pagina (631/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gli uomini e le femmine di questo paese sono netti delle persone sue, perché si lavano quattro over cinque fiate il giorno tutta la persona; ma nel mangiar sono sporchi e senza alcun costume. E nelle cose che non hanno pratica sono semplici e male accorti, ma nelle cose sue che hanno pratica sono come ciascun di noi esperti. Sono di molte parole e mai non compiono di dire, e communemente estremi bugiardi e ingannatori; altramente sono caritativi, perché danno da mangiar e da bere a cadaun forestiero viandante che capita a casa sua, per un pasto over per una notte, senza premio alcuno.
     
     
      Delle guerre e armi loro.
     
      Questi signori negri guerreggiano spesse volte l'uno con l'altro, e anche molte volte con li suoi vicini; e le sue guerre sono a piè, perché hanno pochissimi cavalli, che non vi possono viver per il gran caldo, come ho detto di sopra. Arme per suo vestire non portano per non averne, e anche per il gran caldo non le potriano portare; solo hanno targhe rotonde e larghe, quali sono fatte di cuoro d'uno animal che si chiama danta, ch'è durissimo da passar. E per offendere portano copia di azagaie, che sono alcuni loro dardi leggieri, e gettangli velocissimi, perché sono gran maestri di tirarli: e hanno questi dardi un palmo di ferro lavorado con barbole minute messe molto sottilmente a diversi modi, e dove entrano, al tirar fuori squarciano le carni con quelle barbole, per modo che sono molto cattive per offendere. Ancora portano alcune gamie moresche a modo di una mezza spada turchesca, cioè torta come arco, e sono fatte di ferro senza niuno azzale, perché dal regno di Gambra de' Negri, che è piú oltra, hanno ferro di che fabricano queste armi, ma non hanno azzale, come ho detto, o veramente, se 'l v'è dove è il ferro, non lo conoscono over non hanno industria di farlo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Gambra Negri