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      Ed ebbine di queste due sorti molti, e spezialmente piccoli di nido, di quali molti me ne moritteno e gli altri portai in Spagna; e la caravella venuta in Spagna con me ne portň da centocinquanta in suso, vendendoli per mezzo ducato l'uno. E questi pappagalli sono molto industriosi in far i suoi nidi, quali fanno di giunchi tondi come č una balla di vento, in questo modo: vanno su le palme, o vero altro arbore che abbia i rami sottili quanto č possibile e deboli, e in capo del ramo legano un giunco che pende giuso duoi palmi, in capo del quale armano il suo nido tessendolo maravigliosamente, per modo che quando č compiuto rimane una balla appiccata a quel giunco, nella quale solamente č una bocca per donde entrano. E questo fanno per le bisce che li mangiano li figliuoli, le quali non ponno andare su quel ramo per esser debole, e non consente il peso, in modo che li detti suoi nidi vengono a rimaner sicuri.
      Sono eziandio in questo paese alcuni uccelli grandi, i quali noi chiamiamo galline di faraone, che sogliono venir di levante. Di queste galline ve n'č gran copia, e il simil di alcune oche, le quali non sono come le nostre, ma diverse di penne; e cosí di diversi altri uccelli piccoli e grandi, e d'altra sorte che non sono li nostri.
     
     
      Del mercato che fanno i Negri e delle cose che ivi contrattano.
     
      Perché mi accadette star in terra molti giorni, determinai andar a vedere un suo mercato over fiera, non molto lontano dal luogo ove io era alloggiato, il qual si faceva su una prateria, e facevasi il lunedí e il venerdí: e vi andai due over tre volte.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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