Pagina (648/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Quivi veniano uomini e femmine del paese circunstante a quattro a cinque miglia, percioché quelle che stanno piú lungi andavano ad altri mercati, perché anche altrove si costumano farsi. E in questi mercati compresi molto bene questa gente esser poverissima, rispetto alle cose che portavano sul mercato a vendere, le quali erano gottoni, ma non in quantità, e filati pur di gottoni e panni di gottoni, legumi, olio e miglio, conche di legno, stuore di palma, e di tutte l'altre cose che si usano per il suo vivere. E cosí portano gli uomini come le femmine a vendere, e vendono gli uomini di quelle sue arme, e ancora qualche poco d'oro, ma non in quantità; e vendono il tutto cosa per cosa a baratto e non per danari, perché non hanno danari e non costumano moneta di sorte che sia, salvo a baratto, cioè una cosa per un'altra, e due cose per una, tre per due. E questi Negri, sí mascoli come femmine, venivano a vedermi per maraviglia, e parevali una gran cosa a veder cristiani, mai per avanti veduti. E non meno si maravigliavano del mio abito che della mia bianchezza, il qual abito era alla spagnuola, un zuppone di dammaschino negro e un mantellino disopra: guardavano il panno di lana, che loro non l'hanno, e il zuppone, e molto stupivano. E alcuni mi toccavano le mani e le braccia, e con spudo mi fregavano, per vedere se la mia bianchezza era tintura over carne, e vedendo che l'era pur carne stavano con admirazione. A questi mercati io andavo per vedere piú cose nuove, e anche se vi veniva alcuno ch'avesse somma d'oro da vendere: ma di tutto si trovava poco, come ho predetto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Negri