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      Ma non però sí presto che, giunte al detto, le almadie non fossero alle spalle, non men lontane d'un trar d'arco, perché sono velocissime. Ed entrati li nostri nel navilio, li cominciorono amattar e far segno accioché si accostassero; e quelle, fermandosi, mai volseno venir avanti. Nelle quali potevano esser da vinticinque in trenta Negri, i quali, stando cosí un pezzo a guardare cosa che mai né per loro né per suoi antecessori era stata veduta, cioè navilii d'uomini bianchi, senza mai voler parlare, per cosa che li fosse fatta né detta, se ne andorono per li fatti suoi. E cosí passò quella giornata senza farsi altro.
     
     
      Del paese di Gambra e dell'abito di que' Negri, e come combatterono co' Portoghesi, onde molti di essi Negri furono morti. E come i Portoghesi, intesa la risposta che li fero detti Negri, ritornoron indrieto.
     
      La mattina seguente noi altri duoi navilii, circa l'ora di terza, con vento bonaccevole e con l'ordine d'acqua, femmo vela per andar a trovar la conserva nostra e per entrar nel fiume col nome di Dio, sperando fra terra sopra di questo fiume dover trovar genti piú umane di quelle che vedemmo nelle dette almadie. E cosí essendo giunti alla nostra conserva, ed ella faccendo vela in nostra compagnia, cominciammo ad entrare nel fiume, andando la caravella piccola avanti e poi noi drieto l'una all'altra, passando il banco. Ed essendo entrati circa miglia quattro, eccoti adrieto di noi venir (non so di che luogo uscite) alcune almadie quanto piú potevano, le quali per noi viste, femmo volta sopra di loro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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