Pagina (665/1094)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E avendo sentito il prenominato signor infante (senza licenzia del quale non potevamo andare) che noi avevamo fatta questa deliberazione, molto li piacque e volse armar una sua caravella che venisse in nostra compagnia. Di che fattone presti d'ogni cosa necessaria, partimmo dal luoco chiamato Lagus, ch'è appresso il Capo San Vicenzo, nel principio del mese di maggio con vento prospero, e tenimmo la volta delle Canarie e in pochi giorni vi giungemmo. E secondandone il tempo, non curammo di toccar le dette isole, ma navigammo tuttavia per ostro al nostro viaggio, e con la seconda dell'acque, che grandemente tiravano giuso al garbin, scorremmo molto.
      Ultimamente pervenimmo al Capo Bianco, e avendo vista d'esso si slargammo un poco in mare; e la notte seguente ne assaltò un temporale da garbin con vento forzevole, onde per non tornar indrieto tenimmo la volta di ponente e maestro, salvo il vero, per parare e costeggiare il tempo due notti e tre giorni. Il terzo giorno avemmo vista di terra, e cridando tutti «terra, terra», molto si maravigliammo, perché non sapevamo ch'a quella parte fosse terra alcuna. E mandando duoi uomini d'alto discoprirono due grandi isole, il che essendone notificato, rendemmo grazie al nostro Signore Iddio, che ne conduceva a vedere cose nuove, perché sapevamo bene che di queste tal isole in Spagna non s'aveva alcuna notizia. E giudicando noi quelle poter esser abitade, per intender piú cose e per provar nostra ventura, tenimmo la volta d'una d'esse, e in breve tempo li fummo propinqui.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





Lagus Capo San Vicenzo Canarie Capo Bianco Signore Iddio Spagna