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      Ove veramente sia l'Atlante maggiore, qual Ptolemeo mette in gradi ventitre, e Plinio dice esser in mezzo delle arene cosí alto, questo non si poter congetturar al presente.
      Dapoi par che detto capitano scorresse Capo de Non e Capo del Boiador, e giongesse a Capo Bianco gradi ventiuno, ch'è tutta spiaggia deserta e arenosa, e quivi, voltato a torno detto capo verso levante per mezza giornata, venisse all'isola d'Argin, sopra la quale al presente è fabbricato un castello del serenissimo re di Portogallo: la qual, per esser piccola di circuito e appresso terra, detto pilotto diceva poter esser l'isola nominata da Annone Cerne. Ma com'ella sia per mezzo di Cartagine, non correndo nel paralello di longitudine né essendo in quell'altezza, non se può congetturar altramente, salvo che, non sapendosi allora queste altezze de' gradi, detto capitano volesse dir che tanto cammino era da Cartagine alle colonne, quanto dalle colonne a questa isola Cerne: il che è vero, e chi compasserà sopra le carte troverà esser tanto da Cartagine allo stretto di Gibralterra, quanto dal detto stretto al colfo d'Argin. E ancor che l'isola Cerne sia posta da Ptolemeo in venticinque gradi, e Argin sia in venti, si conosce manifestamente che li gradi di detto auttore sono stati variati da coloro che trascrissero il libro: come nelli gradi delle isole Fortunate, le quali si sa certo esser le Canarie, conciosiacosaché tutti gli scrittori le mettino vicine alla Mauritania, e sono in 27 e 28 gradi, e nondimeno sopra i libri di Ptolomeo sono poste in 17 e 18 gradi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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