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      E vi ponno esser da 600 in 700 fuoghi: vi abitano molti mercatanti portoghesi, castigliani, francesi, genovesi; e di cadauna nazione che vi voglia venir ad abitar, lo accettano volentieri, e tutti hanno moglie e figliuoli. E sono quelli che nascono in detta isola bianchi come noi, ma alle volte accade che detti mercatanti, morendoli le mogli bianche, ne prendono delle negre: nel che non vi fanno troppo difficultà, essendovi abitatori negri di grande intelletto e ricchi, che allevano le loro figliuole al modo nostro nelli costumi e nel vestire. E quelli che nascono di queste tal negre sono berrettini, e vengono chiamati mulati.
     
     
      Come gli abitanti di questa isola spacciano li zuccheri, che robe portino le navi che vengono a levarli; della bontà di quella terra; il modo di piantar le canne di zucchero, e come da esse lo traggono. Per che causa la carne di porco in questo luoco sia sana e di facil digestione.
     
      Il principal fondamento degli abitanti è il far zuccheri e quelli vender alle navi che vengono ogni anno a levarlo, le quali portano farine in botte e vini di Spagna, olio, formaggi, corami per scarpe, spade, coppe di vedro, paternostri e alcune sorte de conchiglie, che in Italia chiamano porcellette, piccoline, bianche, e noi chiamiamo buzios, che si adoperano in la Etiopia per moneta. E se non fussero queste tal navi che conducono queste vettovaglie, li mercatanti bianchi moreriano, perché non sono usi a mangiar li cibi che mangiano li negri. E però cadaun abitante compra delli schiavi negri con le sue negre di Guinea, Benin, Manicongo, e quelli accompagnati mettono a lavorar la terra, per piantarvi e far zuccheri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Primo
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1094

   





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